CAMPO VISIVO
Di che cosa si tratta?
Il test del campo visivo permette di rappresentare graficamente su una griglia la porzione di spazio che una persona riesce a vedere con lo sguardo dritto in avanti.
L’esame permette di quantificare quanta sensibilità ha eventualmente perso la retina del paziente, evidenziando gli eventuali difetti visivi che dipendono dalla corteccia cerebrale o dai nervi periferici. È utile per diagnosticare e valutare la progressione del glaucoma o di un’infiammazione del nervo ottico e talvolta anche per individuare alcuni tumori cerebrali.
Attualmente si esegue la cosiddetta campimetria computerizzata, che esamina una alla volta le zone dell’intero campo visivo, variando l’intensità dello stimolo luminoso per definire il livello di sensibilità soglia per ogni specifica posizione.
È un esame che possono fare tutti?
Il test non presenta controindicazioni, ma richiede una certa collaborazione da parte del paziente.
Occorre qualche tipo di preparazione particolare all’esame?
No.
È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da solo? Potrò guidare la macchina per tornare a casa?
Non occorre essere accompagnati.
L’esame è doloroso o provoca altri tipi di disagio?
No.
L’esame comporta rischi immediati?
No.
L’esame comporta rischi a lungo termine?
No.
Quanto dura?
Quando vengono esaminati entrambi gli occhi l’esame può durare fino a 45 minuti.
Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?
Dopo l’esame si può subito andare a casa.
Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?
Si può riprendere subito la propria vita normale.
Articolo tratto da www.airc.it
Torna alla pagina Oculistica